Comitato d'Onore

Prof. Mario Panizza

Prof. Elvidio Lupia Palmieri

Prof. Francesco Dramis

Prof. Paolo Roberto Federici

Prof. Ludovico Brancaccio

Prof. Giovanni Battista Pellegrini

Prof.ssa Paola Fredi
Prof. Valerio Agnesi

Prof. Mario Panizza

Nato nel 1935, attualmente è Professore emerito di Geomorfologia nell'Università di Modena e Reggio Emilia e Membro della Commiss. mondiale IUCN-UNESCO “Aree protette”; è Presidente onorario dell' “International Association of Geomorphologists” e dell'Associazione ital. “Geologia e Turismo”, Membro “gold” della Soc. Geol. Ital. e onorario dell'Associaz. Ital. “Geografia fisica e Geomorfologia”. Libero docente in Geografia Fisica, Ricercatore e Docente nelle Università di Catania, Strasburgo, Bologna, Ferrara e Modena. E' stato Presidente delle Assoc. italiana e internazionale di “Geomorfologia”. Ha fondato e presieduto il Centro Europeo “Rischi Geomorfologici” del Consiglio d'Europa di Strasburgo. Ha assunto altre prestigiose cariche scientifiche italiane e internazionali: universitarie (Presidente Corso Laurea, Direttore Dipartimento, Membro Senato Accadem., Delegato Rettore per Rapporti Internazionali), culturali (vice-Presidente Accad. Nazionale Scienze Lettere, Arti di Modena, Membro Consiglio Direttivo Istituto Beni Culturali Regione Emilia-Romagna) e politiche (Assessore Cultura provincia Modena).  Insignito di 2 lauree honoris causa.  Ha svolto ricerche scientifiche di base  e applicate e lavori professionali (soil erosion, neotectonics ecc.) in molti paesi del mondo (Himalaya, Ande, Sahara, Indonesia, Nigeria. ecc.). Invitato a tenere conferenze in Università all'estero (Parigi, Madrid, Mosca ecc.). E' autore di più di 300 pubblicazioni scientifiche e di testi universitari anche in inglese. Ha ideato il primo “Schema di legenda” per carte geomorfologiche di dettaglio in Italia, da lui applicato con vari esempi in ricerche anche internazionali. Ha realizzato il dossier geomorfologico di candidatura delle Dolomiti per l' UNESCO,  così poi proclamate Patrimonio Mondiale dell'Umanità. 

Prof. Elvidio Lupia Palmieri

Nato a Nicastro - Lamezia Terme (CZ) nel 1940, si è laureato nel 1963 in Scienze geologiche e nel 1968 in Geografia (con lode). Ha conseguito l’Abilitazione alla Libera Docenza in Geografia fisica nel 1971. Vincitore di concorso a cattedra nel 1979, è divenuto Professore Ordinario di Geografia fisica e Geomorfologia (SSD GEO/04) nel 1980 presso l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nella quale è stato anche Prorettore per i Rapporti con gli Atenei Federati nel 2004-2008 e Preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali nel 2007-2010 (fino al pensionamento).

Attualmente svolge per contratto l’insegnamento di “Geografia fisica con elementi di Geomorfologia” (9 Cfu) per il Corso di laurea in Scienze geografiche della suddetta Università.

La sua attività scientifica e didattica si è svolta nell’ambito della Geografia fisica, della Geomorfologia e della Geologia ambientale ed è documentata da circa 250 pubblicazioni.

Le sue ricerche spaziano in un campo assai vasto, che comprende: indagini climatiche, idrologiche e limnologiche condotte nel quadro di programmi interdisciplinari a carattere geologico-ambientale; studi sui fenomeni carsici; studi di morfologia vulcanica e di morfologia planetaria; studi metodologici di morfotettonica; indagini sulla dinamica dei litorali e sulla conservazione delle spiagge; analisi morfometriche dei bacini e dei reticoli idrografici; studi sull’entità dell’erosione fluviale e sui dissesti geomorfologici. La sua produzione scientifica ha avuto ampi apprezzamenti in campo nazionale e internazionale. 

Notevole è la sua esperienza didattica, avendo egli insegnato ininterrottamente per ben più di cinquanta anni nell’Università italiana ed essendo stato chiamato a svolgere corsi tematici e seminari in varie Università o Accademie di altri Paesi. Inoltre, egli è autore di numerosi testi a carattere didattico-scientifico, comprendenti diversi manuali di uso scolastico e universitario diffusamente adottati in tutte le regioni italiane e noti anche in alcuni Paesi stranieri. Gli è stata perciò conferita la “Penna d’Oro” della Zanichelli Editore.

E’ stato responsabile di vari Progetti di ricerca finanziati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal Ministero della Pubblica Istruzione, dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e da diversi Enti extrauniversitari, tra cui l’Unione Europea.

E’ stato promotore e Coordinatore del Gruppo Nazionale di Geografia Fisica e Geomorfologia del CNR.  Per lunghi anni è stato Codelegato dell’Italia in seno all’International Association of Geomorphologists, alla cui fondazione ha partecipato attivamente. 

E’ stato ed è componente dei Comitati scientifici di Riviste a diffusione nazionale e internazionale. Attualmente è membro del Consiglio di Presidenza della Società Italiana per il Progresso delle Scienze. E’ socio di varie Società scientifiche nazionali ed internazionali. E’ stato nominato Socio Benemerito della Società Geologica Italiana, Socio d’Onore della Società Geografica Italiana, Socio Onorario dell’Associazione Italiana di Geografia fisica e Geomorfologia. Nel 2016 è stato nominato Socio Ordinario nella Classe “Scientiarum Technicarum Oecologicarum” dell’ European Accademy of Sciences and Arts.

E’ stato Direttore dell'Istituto di Geologia e Paleontologia; fondatore e primo Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. E’ stato per molti anni Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Scienze Naturali e quindi promotore e primo Presidente del Consiglio di Area Didattica delle Scienze e Tecnologie per la Natura, l’Ambiente e il Territorio dello stesso Ateneo.

E’ stato Vicepresidente del Comitato Consultivo per le Scienze della Terra del Consiglio Universitario Nazionale, componente della Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide, membro del Consiglio Scientifico del Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche. Ha presieduto per molti anni il Comitato Scientifico del Ministero dell'Ambiente ed è stato Presidente dell’Osservatorio Ambientale Interministeriale per la Ferrovia ad Alta Velocità (Roma-Napoli).

Il Prof. Elvidio Lupia Palmieri è stato insignito della Medaglia d’Oro e del Diploma di Prima Classe della Repubblica Italiana, riservati ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte.

Prof. Francesco Dramis

Già ordinario di Geografia Fisica e Geomorfologia prima presso l’Università di Camerino e, poi, presso l’Università Roma Tre. Ha svolto ricerche in Italia e in diversi paesi esteri, tra cui Ecuador, Etiopia e Romania, su temi di Geomorfologia dei Versanti, Morfotettonica, Geomorfologia del Quaternario. Coordinatore del Progetto “Carta Geomorfologica in Scala 1:10.000 della Regione Marche, Zona Sud”. Coordinatore per la Geologia del Quaternario dei Fogli CARG 1:50.000 359 “L’Aquila”, 360 “Torre de’ Passeri”, 368 “Avezzano” e 369 “Sulmona”. Autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche e di due testi universitari di Geomorfologia e di Cartografia Geomorfologica. Membro in differenti anni dell’Executive Committee di associazioni scientifiche e working group internazionali (International Permafrost Association, INQUA, IGU, CERG). Presidente dell’AIGEO (Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia) dal 2002 al 2007. Attualmente membro della Commissione AIGEO, ISPRA, CNG “Aggiornamento e Integrazioni delle Linee Guida della Carta Geomorfologica d’Italia alla Scala 1:50.000”. Insignito nel 2005 del titolo di Professor Honoris Causa dall’Università di Bucarest. 

Prof. Paolo Roberto Federici

Laureato in Scienze Geologiche a Pisa e in Geografia a Genova e Ordinario di Geografia Fisica dal 1980 al 2010 ha insegnato nelle scuole secondarie e nelle Università di Genova, Sassari e Pisa, ricoprendo  cariche accademiche fino a divenire Preside della Facoltà di Scienze M. F. N. dell’Università di Pisa.  Negli studi ha spaziato  dalla geografia fisica e geomorfologia alla geografia, alla geologia, alla storia e all’epistemologia in geografia e nelle scienze della Terra  con oltre 250 pubblicazioni, fra cui alcuni volumi anche di carattere didattico per le scuole e le Università. 

Le ricerche hanno riguardato varie regioni italiane ed estere.  Originali sono gli studi di geologia sulla Liguria Orientale ( con la scoperta nel 1964, prima volta  nell’ Appennino, assieme a P. Elter, del Trias Medio), sulle Alpi Apuane e la Versilia e la piattaforma continentale ligure (1969-1972), sui bacini intermontani della Liguria e Toscana di NO, sul Valdarno, anche rilevando e/o dirigendo nel tempo Fogli geologici e morfotettonici. Tuttavia assieme compaiono studi geomorfologici sul carsismo apuano e sui rapporti fra carsismo e tettonica in Liguria e sul glacialismo appenninico. Intensi sono stati gli studi sulla morfologia glaciale delle Alpi Apuane,  l’Appennino Settentrionale e Centrale affermando per primo nel 1977 l’esistenza della penultima  glaciazione e realizzato (con C. Tellini) nel 1983 la carta geomorfologica dell’alta Val Parma. Gli studi sull’Abruzzo hanno fruttato la presentazione di uno schema cronologico del glacialismo wurmiano, tardo e postwurmiano dell’Appennino (1979) che ha aperto la strada alle ricerche più moderne. Dopo uno studio del glacialismo della Corsica e la partecipazione agli studi e alla carta geomorfologica della Val di Peio nelle Alpi Centrali (1986-87) ha sviluppato  dal 1991 una lunga attività e numerose pubblicazioni con i suoi allievi sulle Alpi Marittime con la comparsa di una grande carta geomorfologica del Massiccio dell’Argentera (2003) e la ricostruzione con datazioni delle vicende dall’Ultimo Massimo Glaciale al XX secolo (2017). In Sardegna, dirigendo negli anni i progetti nazionali sulle pianure minori italiane, ha studiato (con S. Ginesu) la morfologia del bacino del Tirso e realizzato la carta geomorfologica della Pianura Costiera Turritana (1987), la carta geomorfologica della Nurra e tentato una classificazione delle pianure e degli altopiani sardi. Una intensa ricerca è stata svolta anche sulle pianure costiere dell’Alto Tirreno e realizzato (con R. Mazzanti) una preziosa ricostruzione paleogeografica della evoluzione del Valdarno. Ha poi condiretto e lavorato per la realizzazione della Carta geomorfologica dell’Arcipelago Toscano dell’Ispra (2009) . Infine ha diretto e lavorato fra il 2001 e il 2007 sulla Instabilità dei centri abitati della Liguria con una monumentale opera in 4 volumi con carte geomorfologiche e tentato in seguito uno studio multidisciplinare sulle frane. Le ricerche nelle  regioni estere hanno riguardato il bacino del Rio Negro in Argentina (1982), la Grecia con una carta geomorfologica del Golfo di Lakonia (1996), l’evoluzione delle coste del nord dell’Ecuador (1994-2004), l’Armenia, e una corposa analisi del sistema costiero della Corsica, a capo di un progetto Internazionale (2007). Particolarmente significativo è stato il contributo alla cartografia nelle maggiori opere tematiche italiane, dirigendo intere sezioni dell’Atlante delle Acque Italiane, del celebre Atlante dei Tipi Geografici dell’I.G.M., dell’Atlante delle Coste della Sardegna del C.N.R. Tra esse la grande carta Geomorfologica d’Italia del C.N.R. - T.C.I. alla scala 1:2.000.000, costruita assieme ad A. Sestini e G. B. Castiglioni (1990-1992.  E’ stato uno dei maggiori propulsori e organizzatori di ricerche nel campo geografico fisico, come è stato illustrato in un volume edito in suo onore nel 2010. In campo geografico oltre a vari studi regionali in Liguria sui rapporti fra geologia e insediamento umano e in Toscana con i lavori sulla Val di Chiana (2002, 2005)  sono degni di nota i suoi contributi sul pensiero geografico e sui rapporti fra Geografia Fisica e Geografia Umana così pure i contributi alla storia della scienze della Terra. Così sono da ricordare i vari contributi alla illustrazione del paesaggio italiano e alla precoce concezione di geosito (1991). Tra le opere più rilevanti è l’impegnato saggio epistemologico “Momenti della Geomorfologia” del 1987. 

E’ stato Presidente della Società di Studi Geografici di Firenze, e già Coordinatore Nazionale è stato uno dei  fondatori dell’Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia ed  è attualmente Presidente della storica Società Toscana di Scienze Naturali in Pisa. Ha diretto per 30 anni la rivista Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria che ha portato a un  livello internazionale. I suoi meriti scientifici hanno avuto prestigiosi riconoscimenti: è stato nominato Socio d‘Onore della Società Geografica Italiana, del Comitato Glaciologico Italiano e della Società Geomorfologica di Romania. Oltre ad esser premiato dall’Accademia dei Lincei, è stato eletto Socio Nazionale o Corrispondente di molte Accademie. Ha avuto numerosissimi allievi, alcuni dei quali sono poi divenuti docenti universitari in Italia e all’estero, fondando di fatto a Pisa una scuola scientifica. L’Università di Pisa gli ha conferito l’Ordine del Cherubino.

Prof. Giovanni Battista Pellegrini

Giovanni Battista Pellegrini, geologo. Nato a Belluno (9 gennaio 1936) inizia la sua vita universitaria presso l’Università di Padova come assistente di Geografia fisica nel 1967 e si conclude dopo 40 anni nel 2007. Per vent’anni professore ordinario di Geografia fisica e Geomorfologia presso le Università di Padova e di Pavia.

La sua attività di ricerca è stata rivolta allo studio della evoluzione geomorfologica del rilievo ed in particolare alla dinamica dei versanti. Ha studiato i fattori che causarono, durante l’alluvione del 1966, vasti franamenti sui versanti di alcuni settori del bacino del Piave con estesi allagamenti, iniziando così un proficuo dialogo con gli ingegneri idraulici intorno ai comuni problemi di morfologia ed idraulica fluviale.

Importante ed impegnativo è stato anche lo studio della metodologia da utilizzare nella rappresentazione cartografica dei fenomeni geomorfologici che presiedono all’evoluzione del rilievo. La realizzazione di una comune Legenda geomorfologica, frutto del confronto di diversi autori, è avvenuta dopo anni di discussioni; tale Legenda viene utilizzata tutt’oggi nelle ricerche geomorfologiche nella regione alpina.

È stato responsabile nazionale per la "Cartografia geomorfologica e Geomorfologia regionale", del Gruppo Nazionale Geografia fisica e Geomorfologia. Come coordinatore scientifico ha diretto la realizzazione del Foglio “Belluno”, il primo della Carta geomorfologica d’Italia alla scala 1:50.000.

Altrettanto rilevante è stata l'attività di ricerca rivolta allo studio delle formazioni superficiali del Quaternario nell'area alpina, per l’analisi della evoluzione recente del paesaggio.

Ha fatto parte dei Gruppi di ricerca internazionali: ”Rapid Geomorphological Hazards”, “Geomorphology of Rivers and Coastal Plains”, e dell’ ”International Association of Geomorphologists”.

Ha collaborato attivamente alle ricerche promosse dal C.E.R.G. (Cento Europeo per lo studio dei Rischi Geomorfologici), in particolare partecipando all’ “EPOCH Project” sulle frane.

È membro del Consiglio Scientifico della Fondazione G. Angelini, Centro Studi sulla Montagna di Belluno, fin dalla sua nascita, nel 1991.

È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche riguardanti la Geografia fisica e la Geomorfologia apparse su riviste nazionali ed internazionali.

giovanni.pellegrini@alice.it

Prof.ssa Paola Fredi

Nata a Roma il 9 aprile 1949. Titolare di assegno di formazione didattica e scientifica del Ministero della Pubblica Istruzione dal 1975 al 1980. Ricercatore confermato dal 1980 al 1992 presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Roma "La Sapienza", è stata Professore Associato di Geografia dal 1992 al 2000 presso la stessa Università. Dal novembre 2000 fino al pensionamento, nel novembre 2019, è stata Professore Ordinario di Geografia fisica e Geomorfologia presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università "La Sapienza”. E’ stata Coordinatore del Corso di Laurea in Scienze naturali per il triennio 2015-2018. Nell’anno accademico 2017-2018 ha ricevuto dalla stessa Facoltà di Scienze il Riconoscimento di Eccellente Insegnamento Universitario.

La sua attività di ricerca, svolta nell'ambito di numerosi progetti finanziati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Ministero per l'Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica, è documentata da più di 120 pubblicazioni. I principali temi di ricerca hanno riguardato: la Geomorfologia strutturale, con particolare riguardo alle aree dell’Italia centrale interessate da tettonica recente e attiva; la Geomorfologia vulcanica (vulcani italiani attivi ed estinti); la Geomorfologia quantitativa, con particolare attenzione alla valutazione dell’entità dell’erosione nei bacini fluviali e all’identificazione di controlli tettonici sull’evoluzione dei reticoli idrografici. 

E’ stata Presidente dell’Associazione Italiana di Geografia fisica e Geomorfologia (AIGeo) e componente del Consiglio Direttivo della Federazione Italiana di Scienze della Terra (FIST) dal 2006 al 2012. Dal 2012 al 2018 è stata componente cooptata del Consiglio Direttivo dell’AIGeo, con la delega per i rapporti internazionali, carica che conserva a tutt’oggi.

Dal 2006 al 2012 è stata delegata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche a rappresentare l’Italia in seno all’International Association of Geomorphologists.

Dal 2013 è Coordinatrice del Working Group “Tectonic Geomorhology” dell’International Association of Geomorphologists. 

Nel 2017 è stata insignita dell’Honorary Fellowship da parte della International Association of Geomorphologists.

Prof. Valerio Agnesi

Professore Ordinario in quiescenza di Geografia fisica e Geomorfologia presso l’Università degli Studi di Palermo. É autore o co-autore di oltre 200 pubblicazioni su: processi di modellamento dei versanti; carsismo; geomorfologia strutturale e geomorfologia urbana. Presso l’Ateneo palermitano ha ricoperto numerosi incarichi gestionali, tra i quali: Direttore del Dipartimento di Geologia e Geodesia (2002-2008), Delegato del Rettore alla valorizzazione e al funzionamento delle strutture museali e delle collezioni storiche e scientifiche dell’Ateneo (2009-2014), Presidente della Scuola delle Scienze di Base e Applicate (2014-16) e Direttore del Dipartimento Scienze della Terra e del Mare (2018-2021). Attualmente è Direttore dell’Istituto Italo-Russo di Formazione e Ricerche Ecologiche (associazione culturale interuniversitaria tra le Università di Bari, Palermo e Viterbo) e Presidente dell’Associazione Italiana di Geografia fisica e Geomorfologia (AIGeo) per il quadriennio 2019-22.